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33 ft - Sphera

33 ft - Sphera

BCA DEMCO KIT

Le barche a vela di dimensione fra i 10 e i 12 m, a fondo piatto con 2 o 3 spigoli e deriva mobile, di forme abbastanza larghe, sono particolarmente popolari in Francia sia nella produzione di serie (si ricordano gli OVNI in lega leggera) sia in quella artigianale o amatoriale e raccolgono consensi soprattutto fra quanti amano lunghe e impegnative navigazioni. In Italia non godono della stessa popolarità, probabilmente per ragioni più estetiche che funzionali; neanche il mercato anglosassone le ama particolarmente, forse perché tradizionalmente nella concezione inglese il “blue water yacht” possiede caratteristiche per alcuni aspetti opposti a quelle di questa tipologia di barche: è stretto, con i pesi ben concentrati molto in basso, carena stellata e volumi ridotti a poppa. Effettivamente ognuna di queste caratteristiche ha la sua giustificazione e personalmente esiterei nel definire lo SPHERA una barca da mari estremi. Dovessi affrontare una tempsta nei pressi di Capo Horn preferirei farlo su una barca di tipo inglese di pari dimensioni che sullo SPHERA. Ciò non toglie che nelle condizioni normalmente incontrate dal diportista medio lo SPHERA sia una barca perfettamente sicura e capace di affrontare tranquillamente anche crociere di un certo impegno, con il vantaggio, rispetto alle tradizionali barche inglesi a dislocamento pesante, di avere prestazioni molto migliori con una velatura inferiore (ciò che talvolta consente di sfuggire al maltempo anziché doverlo affrontare). SPHERA ha un dislocamento medio-leggero (182 di dislocamento relativo) e una superficie velica abbastanza generosa, per quanto non eccessiva (l’indice velatura/dislocamento è 18,8 quindi sul versante alto per una barca da crociera), caratteristiche che assicurano buone doti velocistiche. La larghezza piuttosto elevata (il rapporto lunghezza/larghezza è 2,78 in coperta e 3,15 al galleggiamento) le conferisce buona rigidità e consente di portare tutta la vela anche con venti abbastanza forti. Naturalmente queste caratteristiche, oltre alle forme di carena, la rendono più adatta alle andature portanti che a bordeggiare controvento, ciò che per un uso croceristico non costituisce un grosso inconveniente. Il pescaggio è ridottissimo grazie alla deriva mobile e al doppio timone, soluzione classica e ormai molto sperimentata per barche di questo tipo. Fra i vantaggi c’è anche quello di una migliore stabilità di rotta, caratteristica apprezzabile nei lunghi trasferimenti. Il longherone della chigli in cui è alloggiata la cassa di deriva permette di evitare l'ingombro di una cassa all'interno e inoltre permette di spostare il più in basso possibile la zavorra in piombo. La deriva può essere o una fusione di ghisa (più pesante) o in acciaio e legno (più semplice da realizzare per il costruttore dilettante). Nello SPHERA abbiamo puntato alla massima semplicità dal punto di vista esecutivo e la barca non presenta particolari difficoltà: tutte le superfici di scafo, tuga e pozzetto sono sviluppabili e realizzabili in compensato. All'interno il fondo piatto consente uno sfruttamento ottimale dell'altezza (fra 180 e 190 cm in quadrato) e una efficace distribuzione degli spazi. Il lay-out è quello tipico delle barche moderne di queste dimensioni ma possono essese studiate anche disposizioni alternative. La costruzione è relativamente semplice in rapporto alle dimensioni anche se al crescere della dimensione i vantaggi della costruzione in compensato marino tendono a risdursi rispetto alla costruzione in modellato o in strip planking.

INFO

Specifiche

Lunghezza: 9,94 m
Progetto di: Paolo Lodigiani e Matteo Costa
Carena a spigolo, costruzione in compensato marino

Difficoltà di costruzione: per esperti

Prezzo di listino €15,00 EUR
Prezzo di listino Prezzo scontato €15,00 EUR
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